Le rievocazioni storiche sono il modo più autentico di riportare in vita il passato e le tradizioni. Tra le più significative e attese del nostro territorio  ricordiamo la Quintana, simbolo e orgoglio della città di Ascoli Piceno, e la Cavalcata dell’Assunta, emblema della ricchezza e potenza dell’antico stato di Fermo.

Ad agosto Ascoli Piceno e Fermo celebrano il loro passato

Ascoli Piceno e Fermo sono da sempre punti di riferimento nel sud delle Marche e da sempre rivali per il controllo del territorio, soprattutto nel Medioevo e nel Rinascimento, quando hanno conosciuto il massimo splendore. Ogni anno le città di Ascoli Piceno e Fermo si preparano a ricreare l’atmosfera di un tempo attraverso sontuose sfilate in costume e tornei cavallereschi. La prima domenica di agosto, il centro di Ascoli Piceno è attraversato dal celebre Corteo Storico della Quintana che, con i suoi 1500 figuranti che sfilano in abiti rinascimentali, rappresenta un momento che coinvolge tutta la città, riportando la memoria degli spettatori ai fiabeschi scenari dei tornei medievali.

Qualche giorno dopo anche le vie di Fermo si riempiono di persone in costumi del XV secolo. Nella serata del 14 agosto, alla vigilia della festa dell’Assunzione di Maria, si ripete l’antico corteo che rievoca la Cavalcata dell’Assunta. Il culto della Vergine Maria, patrona della città e della diocesi, così come le celebrazioni a lei dedicate, hanno origini remote. La Cavalcata rappresentava, oltre che una testimonianza del culto per la Patrona Celeste, anche una dimostrazione fastosa della potenza e della ricchezza dell’antico stato fermano che per l’occasione riscuoteva la maggior parte dei canoni e dei tributi. Le corporazioni dei Mulattieri e dei Vetturali erano infatti tenute ad offrire un carro di mattoni e di pietre squadrate, gli Osti ed i Tavernieri partecipavano con un modello in legno di una “taberna” piena di cibarie, mentre i Pescatori del Porto portavano in processione una barca.

I cortei attraversano il cuore antico di Ascoli Piceno e Fermo

Il corteo della Quintana parte da Piazza Ventidio Basso, percorre le caratteristiche vie del centro storico, passando immancabilmente per la piazza principale di Ascoli, Piazza del Popolo, per arrivare al “Campo de li Giochi”, allestito presso lo stadio “Ferruccio Squarcia”, dove i cavalieri, anno per anno, si contendono l’ambito Palio.

La Cavalcata dell’Assunta muove dalla Chiesa di Santa Lucia verso la Chiesa Cattedrale. Il Corteo è accompagnato dalla liturgia della parola e la benedizione, officiata dall’arcivescovo di Fermo, del Palio che si terrà il giorno seguente. Storicamente, la Cavalcata dell’Assunta era il Corteo processionale serale in cui i principali partecipanti sfilavano a cavallo, al lume di torce e di candele (per questo motivo veniva anche chiamata “Luminaria”), alla vigilia della festa, per risalire lungo il Corso, fare sosta in Piazza Grande e giungere infine alla Cattedrale per offrire i tradizionali ceri e doni alla Patrona Celeste. Il corteo era composto da tutte le Autorità cittadine: il Podestà, il Capitano del Popolo, il Vessillifero di Giustizia ed i Priori delle Contrade in cui era divisa Fermo fin dal 1251. Seguivano i Delegati dei Castelli del Contado ed i Rappresentanti delle Corporazioni, “Arti”, sia artigiane che professionali. Il corteo, in cui tutti sfoggiavano i più ricchi e sontuosi paludamenti, passava tra una folla plaudente, preceduto dai fanciulli in festa, dallo squillare delle chiarine, dal rullare dei tamburi e dallo scampanio di tutte le campane della città.

Il corteo storico rappresenta la forza di Ascoli Piceno e Fermo sul territorio

Il torneo cavalleresco ascolano, che si tiene ogni anno in onore di Sant’Emidio, patrono della città, è preceduto dal Corteo Storico in cui trova rappresentazione tutta la città e a cui aderiscono i castelli un tempo soggetti ad Ascoli. In testa al corteo si trova il Gruppo Comunale, con il magnifico Messere (il Sindaco), seguito dai nove castelli vassalli della città (Castello di Acquasanta Terme, Castello di Arquata del Tronto, Castello di Castorano, Castello di Folignano, Castello di Patrignone, Castello di Porchia, Castello di Ripaberarda, Castello di Roccafluvione, Castello di Montamonaco, Castello di Monte San Pietrangeli e Castello di Venarotta) e dai sei sestieri cittadini (Porta Maggiore, Piazzarola, Porta Romana, Sant’Emidio, Porta Solestà e Porta Tufilla). Questi ultimi avanzano secondo l’ordine di Giostra della classifica dell’ultima edizione disputata. Durante la sfilata marciano a ritmo di tamburi e chiarine anche consoli, capisestiere, dame, damigelle, armigeri, arcieri, musici e sbandieratori.

Anche nella vicina Fermo il Palio dell’Assunta è preceduto da un Corteo Storico, in testa al quale viene presentata la contrada vincitrice dell’ultima edizione del Palio, seguita subito dalla contrada che si è piazzata per ultima. Storicamente le contrade erano sei: Contrada Pila, Contrada San Bartolomeo, Contrada Fiorenza, Contrada Campolege, Contrada San Martino e Contrada Castello; alle quali se ne sono successivamente aggiunte altre quattro dette “foranee” (al di fuori delle mura del centro storico): Contrada Campiglione, Contrada Torre di Palme, Contrada Molini Girola, Contrada Capodarco.

Oltre la Quintana e la Cavalcata: le sfide tra sestieri e contrade

Ad Ascoli, il periodo quintanaro contempla anche delle gare di abilità tra gli arcieri dei sei
Sestieri. Le prove a cui si sottopongono gli arcieri sono: il “tiro allo scudo”, il “tiro al bastone”, il “tiro alle tavole” e il “tiro al pendolo”, al termine delle quali viene stilata la classifica dei migliori otto arcieri che a seguire prenderanno parte ad un’ulteriore sfida per aggiudicarsi la “Brocca d’oro”. Teatro di questa imperdibile prova di precisione e freddezza è il Campo dei Giochi di “Ponte Majore”. Un capitolo a parte meritano gli sbandieratori, che sfilano in seno alle rappresentanze dei loro Sestieri, ricalcandone i colori e i simboli nei loro drappi. Gli sbandieratori sono uno degli elementi fondamentali di questa rievocazione storica. Oltre che nelle gare a loro dedicate essi si esibiscono anche al “campo de lì giochi” in una straordinaria coreografia d’insieme, per la quale si allenano tutto l’anno. L’altissimo livello raggiunto dagli sbandieratori ascolani, oltre che la tradizione storica legata alla Quintana, hanno inoltre portato la città di Ascoli ad essere sede per tre volte dei Campionati Italiani serie A1.

Anche vicina Fermo, all’interno della Cavalcata dell’Assunta, vengono svolte altre manifestazioni collaterali. La “contesa del Pallino”, ad esempio, è la più antica tra queste e consiste in una gara di bocce tra le dieci contrade di Fermo. In seguito, vennero istituite anche il “tiro al Canapo”, il “tiro all’Astore”, che riguarda gli arcieri, e il “Gallo d’Oro”, nel quale gareggiano i tamburini, sempre di tutte le contrade fermane.

Informazioni turistiche

Dal nostro agriturismo, per arrivare ad Ascoli Piceno occorre poco meno di un’ora. Noi consigliamo di percorrere la Strada provinciale 237, che, seppur più lunga, è meno tortuosa e permette di raggiungere la meta in breve tempo. Arrivati in città, ci sono tre parcheggi (a pagamento) dove potete lasciare la macchina: Parcheggio Torricella (via di Porta Torricella), Parcheggio Ex Gil (via Federici Marcello) e Seminario Parcheggio (largo Cattaneo Ludovico).
Fermo si raggiunge invece in una trentina di minuti, percorrendo la Strada Provinciale 112. In città potrete trovare parcheggio alla stazione degli autobus, oppure in viale Giuseppe Speranza.