La Pizza di Fichi, chiamata da molti anche “la pizza dei poveri” affonda le sue radici nelle tradizioni marchigiane più antiche: “dei poveri” perché in passato nelle case dei contadini bastavano pochissimi e semplici ingredienti per creare una ricetta buona e gustosa usando l’impasto del pane fatto in casa.

Ormai è tradizione e noi seguiamo le nostre usanze riproponendo questa ricetta ogni anno a Natale. Pochi ingredienti e tanto amore per rendere felice il palato dei nostri clienti:
• Farina – 250 gr.
• Fichi (sia bianchi che neri) – 120 gr.
• Noci – 100 gr
• Mandorle – 30 gr.
• Mosto cotto – un goccio
• Pepe e cannelle – q.b.
• Olio d’oliva – 30 ml
• Sale e zucchero – 7 gr. ( 7 gr. di sale + 7 gr. di zucchero)
• Acqua – 125 ml.
• Lievito di birra – 15 gr.
• Buccia di arancio, limone e mandarino grattugiato o a listarelle – q.b.


Iniziamo dall’impasto; unite alla farina il lievito, lo zucchero, il mosto cotto e le spezie ed impastate versando poco alla volta l’acqua a temperatura ambiente. Solo alla fine aggiungete anche il sale e continuate ad impastare fino a completo assorbimento. Una volta che l’impasto sarà pronto lasciatelo lievitare a riparo da correnti di aria fredda fino al raddoppio; ci vorranno all’incirca 2/3 ore.

Dedichiamoci ora a ciò che rende la pizza ancora più buona: il condimento. In un recipiente unite le noci, le mandole, i fichi e la scorza di arancio, limone e mandarino; potete grattugiarla o tagliare finemente la buccia a listarelle.

Trascorse le ore necessarie alla prima lievitazione, stendete l’impasto ed unire il mix di frutta secca ed aromi, dopodiché impastate (naturalmente a mano, come facevano le nostre nonne) di nuovo il tutto energicamente.

Quando l’impasto avrà incorporato in maniera omogenea tutto il condimento, disponetelo nella stessa teglia dove in seguito verrà cotto e lasciatelo lievitare un’ora o due (di nuovo, deve raddoppiare di volume).

Infornatelo infine in forno ventilato a 180° per 30/40 minuti e voilà… la nostra pizza è pronta! Dal sapore unico, all’essenza di fichi, con retrogusto di arancio. Perché solo nella tradizione è il nostro amore.

Noi quando la facciamo… ne facciamo davvero tanta! A quanto pare non ne è mai abbastanza!